Trattoria Meloncello a Bologna: recensione di una meteora

Articolo uscito su Dissapore il 17 giugno 2021

La nostra recensione della Trattoria Meloncello di Bologna, riferimento per la “tradizione locale” dal sapore fané.

Trattoria Meloncello; Bologna

Per anni la Trattoria Meloncello ha rappresentato la classica trattoria fuori porta di Bologna dove si spendeva poco e si mangiava bene, contrassegnata da una saporita cucina casalinga. Purtroppo oggi ha perso quello smalto di semplice genuinità che aveva conquistato, limitandosi a una cucina un po’ frettolosa e non particolarmente curata.

Il locale si trova fuori dal centro storico, più precisamente nel punto in cui via Saragozza incrocia via San Luca e il suo lungo portico che sale fino al santuario della madonna di San Luca in cima al Colle della Guardia; un paio di sale e anche un dehors che guarda verso una strada interna, al riparo dal rumore del traffico, con il pregio di rimanere assolutamente godibile anche d’estate.

L’apparecchiatura è quella delle tipiche trattorie con tovagliato bianco e ci si sente ben accolti dall’unica cameriera, molto cortese, anche se evidentemente indaffarata.

Il menu e i piatti

Trattoria Meloncello; Bologna

Il menu sorprendentemente, non riporta antipasti di nessun genere, partendo direttamente dai primi piatti, in cui spiccano i classici della tradizione bolognese, mentre tra i secondi mancano alcuni capisaldi, come la cotoletta alla bolognese, che lasciano il posto a portate meno marcate dal punto di vista territoriale, come l’ossobuco, il roast-beef e il vitello tonnato. La carta dei vini è in linea con le proposte del menu, spaziando soprattutto sulle proposte regionali con etichette classiche dal ricarico contenuto.Trattoria Meloncello; BolognaTrattoria Meloncello; Bologna

Le tagliatelle al ragù arrivano al tavolo con una presentazione reduce dagli splendori degli anni ‘80: tagliatelle scolate e impiattate condite direttamente con una mestolata di ragù in cima. Perfette per gli amanti dei contrasti cromatici in stile pop-art, un po’ meno per un piatto di questo decennio. La pasta è tirata a mano, ma soffre un po’ di mancanza di elasticità, mentre il ragù ha un sapore piuttosto neutro e leggermente asciutto, complice, forse, la presenza di un’alta percentuale di macinato di maiale e la mancanza di una rosolatura iniziale.

La gramigna alla salsiccia, altro grande must della cucina bolognese, viene presentata all’interno di un piccolo coccio di terracotta, un vezzo d’antan, considerando che non è stata ripassata in forno. Il condimento è a base di salsiccia e pomodoro leggermente pasticciato con poca besciamella e, anche in questo caso, il gusto piuttosto delicato non va di pari passo con le aspettative.

Trattoria Meloncello; Bologna

Il secondo piatto più rappresentativo della cucina casalinga del territorio sono le polpette al sugo con patate e piselli a cui abbiamo fatto aggiungere una zucchina ripiena per completare l’assaggio. Che dire? Il pomodoro praticamente crudo accusa la mancanza di qualsiasi base con l’effetto di trasmettere un’acidità poco gradevole a tutto il piatto. Sebbene anche le polpette e la zucchina non avessero particolari doti, avrebbero certamente meritato un altro trattamento.
L’altro piatto, l’arrosto di maialino, ha forse subito un trattamento ancora peggiore con una cottura nel latte che ne deprime il sapore già tenue ed esalta le fibre grasse piuttosto dominanti e fastidiose alla masticazione.

Anche i contorni non spiccano nel panorama delle portate: Il puré risulta piuttosto granuloso, anche se profumato di parmigiano, mentre il friggione sfiora la sufficienza scontando un’eccessiva untuosità e una presenza massiccia di pomodoro, in cui si intravvedono anche alcuni residui di bucce, garanzia di genuinità, ma anche di scarsa cura.Trattoria Meloncello; BolognaTrattoria Meloncello; Bologna

Tra i dolci, due grandi classici come il crème caramel e la zuppa inglese invece non deludono e fanno chiudere la cena in bellezza. Il crème caramel è compatto, non troppo gelatinoso e dal gusto equilibrato con l’unica pecca di una caramellizzazione leggermente troppo accentuata, ma non sgradevole. La zuppa inglese ha un ottimo bilanciamento tra lo strato di pan di spagna e le creme ben eseguite.

Il conto non riserva sorprese e, pur essendo abbastanza contenuto, il rapporto qualità/prezzo non è uno dei migliori del panorama cittadino.

Tutto sommato la Trattoria Meloncello esprime ancora un’impronta famigliare un po’ d’annata, ma rivela anche grandi potenzialità poco espresse. La sua cucina ruspante ricorda i bei pranzi famigliari e, con qualche piccolo accorgimento, potrebbe tornare a essere un riferimento per tutti i bolognesi e non solo.

Informazioni

Indirizzo: Via Saragozza 240/A, Bologna
Telefono: 051 6143947
Tipo cucina: tradizionale
Ambiente: trattoria classica

Voto 5.5